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Meraviglioso Casale in pietra finemente restaurato, con piscina, sito a Noto antica (SR).
sp64 noto Noto, SR 96017 Noto
Cod.069-19
Riepilogo Torna su
Descrizione Torna su
NOTO ANTICA - SIRACUSA: Buy in Sicily Real Estate propone in esclusiva la vendita di un'antica casa colonica siciliana finemente restaurata preservando le caratteristiche tradizionali degli edifici e incorporando comfort moderni. La proprietà si trova su una località riservata tra ampi giardini privati con pini maturi, ulivi e carrubi e un frutteto con alberi da frutto ed erbe aromatiche. La villa principale, di circa 100 mq. è composta da, soggiorno con camino, cucina, due camere da letto (una delle quali con bagno privato), 2 bagni con una veranda coperta utilizzata come zona pranzo all'aperto e solarium. Ogni camera ha accesso diretto sulla veranda. La dependance di circa 50 mq. è composta da un’ampia zona living con angolo cottura, una camera da letto separata un bagno ed una veranda coperta. La posizione della villa è un'oasi di pace e tranquillità. Offre una vista mozzafiato a 360 gradi sulle colline e le rovine di Noto Antica, con vista sul mare in lontananza dal retro della proprietà. La qualità delle finiture e la sua splendida architettura ne fanno una proprietà unica nella zona. La proprietà si trova a 20 minuti dalla famosa città barocca di Noto, a 30 minuti dal mare ea solo 1 ora da Catania. La proprietà comprende una meravigliosa piscina di 14m x 4m. E’ un ottimo investimento come casa per le vacanze.
Ristrutturazione Torna su
Dettagli ristrutturazione: Immobile in pietra totalmente restaurato in parte nel 2005 il resto nel 2013 con completamento della piscina
Maggiori informazioni Torna su
Dettagli giardino Torna su
Giardino: well-kept garden, with 12 olive trees, 10 fruit trees and 4 carob trees, one of which is beautiful in front of the villa, Orchard and lawned pool garden have irrigation systems installed. Electric gates, Illuminated gravel drive giardino ben curato, con 12 alberi di ulivo, 10 alberi da frutto e 4 alberi di carrubo, uno dei quali è di fronte alla villa, il giardino con prato verde hanno sistemi di irrigazione installati. Cancelli elettrici, ghiaia, e illuminazione. It should be noted that the private road that insists on the northern border of the property is burdened by pedestrian and vehicle passage for the neighboring funds.
Dettagli Torna su
Descrizione località Torna su
Noto antica ovvero Netum, è l'antico abitato di Noto distrutto a seguito del terremoto dell'11 gennaio 1693. Municipium sotto il dominio dei Romani, capovalle dalla dominazione araba in poi e fregiata del titolo di Civitas ingegnosa da Ferdinando il Cattolico, fu patria di molti elementi di spicco fra il XIV e il XVI secolo, nonché uno dei principali centri culturali, militari ed economici della Sicilia sud-orientale. Circondata da imponenti mura (molte delle quali ancora in piedi) e da profonde vallate del monte Alveria, non fu mai presa con la forza. Solo il violento terremoto del 1693 riuscì a distruggerla, causando nel Val di Noto oltre 60 mila vittime. Il primo insediamento umano nella zona risalirebbe all'età del bronzo antico (XVIII-XV sec. a.C.) della civiltà di Castelluccio, ma sono anche presenti tracce della Civiltà di Finocchito del VIII-VII secolo a.C. Nel V secolo a.C. Ducezio, il Re dei Siculi, in vista della guerra contro gli invasori greci, avrebbe trasferito Neai (che gli avrebbe dato i natali), di incerta collocazione, dal colle della Mendola, nell'altipiano dell'Alveria, un singolare monte cuoriforme, circondata da profonde gole che la rendevano imprendibile, fuorché per uno stretto istmo che venne fortificato. Recenti studi tenderebbero ad escludere la cittadinanza netina di Ducezio e quindi il trasferimento di Noto. È comunque accertato che il Monte Alveria era abitato fin da epoca preistorica e che successivamente fu sede di diverse comunità sicule a partire dal IX secolo a.C. Il ginnasio, gli heroa, le vaste necropoli a fossa, i templi e i teatri di cui si ha notizia, indicano l'alta considerazione di cui la città sicula godette da parte dei conquistatori greci, dei quali assimilò culto e costumi. Nel 263 a.C. Neaiton (latinizzata in Neetum, Netum) viene assegnata da Roma a Ierone II tiranno di Siracusa, ma gode, forse in considerazione dell'origine latina dei siculi, di una certa autonomia che più tardi (pare al tempo della seconda guerra punica) si concreta in un patto federativo con Roma (Civitas foederata), che la equipara alle due altre città federate della Sicilia: Messina e Taormina. I Netini tengono sempre in gran conto la loro posizione di alleati dei Romani e nel 70 a.C., come riferisce Cicerone, figurano tra i più fieri accusatori nel processo celebrato contro il propretore Caio Verre che aveva preteso indebitamente da loro il pagamento della decuma. Anche in epoca imperiale continua il favore di Roma che conferisce a Noto lo status di municipium, esentandola dal pagamento dello stipendium. Dell'età romana sopravvivono scarsissime testimonianze, mentre il buio più completo copre il periodo tardo-antico e l'Alto Medioevo fino al IX secolo. Non mancano tuttavia, sparsi sull'Alveria, diversi quartieri rupestri, probabilmente bizantini, un ipogeo cristiano di discrete proporzioni (Grotta delle 100 bocche) e una catacomba ebraica (Grotta del Carciofo). Netum si arrende nell'864 agli assedianti comandati da Cafagh Ibn Sofian. Poco dopo riesce comunque a scrollarsi il giogo, per ricadervi definitivamente due anni dopo. Nel X secolo l'isola venne divisa in tre Valli, preponendo Noto ad una di esse. Gli invasori danno un impulso all'agricoltura e ai commerci, impiantano vasti agrumeti, introducono l'industria della seta. Fonte Wikipedia
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